Siamo ormai in un’era dove la tecnologia la fa da padrona e si riesce sempre meno a conoscere persone nella vita di tutti i giorni. Ma come mai queste applicazioni sono diventate tanto popolari?

Tolto l’imbarazzo iniziale che si poteva provare nel presentarsi ad una persona, ora il fatto di poter rimanere nascosti dà la possibilità a molti di essere schietti sin da subito ma, è sempre un bene? Può sicuramente essere un’arma a doppio taglio in quanto ci può sì aiutare ad essere più confidenti ma a volte anche ad esagerare o a diventare delle macchine che ripetono le stesse domande in eterno: Da? Anni? Hai foto? Cerchi?
A lungo andare poi, si tende a diventare un po’ insensibili a tutto e a cercare le persone solo “Nel momento del bisogno”, senza creare però relazioni di alcun tipo.
Cosa potremmo fare quindi per cercare di tornare un po’ alla normalità e magari per emozionarci ancora parlando faccia a faccia con una persona per la prima volta? Ecco alcuni consigli:

Ogni tanto, lasciare volontariamente il telefono a casa
Ebbene sì, in molti ora penseranno che sono pazzo e che una cosa del genere non potrebbero mai farla ma, provateci.
Basterebbe anche un pomeriggio in piscina, da soli o con amici, per poter riassaporare la bellezza di non stare in fissa davanti ad uno schermo ma di poter finalmente alzare gli occhi e magari guardare quella persona che è proprio sdraiata accanto a voi.
In questo modo eviterete discorsi sterili e che vanno dritti al punto e chissà che possiate magari incontrare qualcuno che passerà con voi molti momenti speciali della vostra vita.
Iniziare ad usare di più i social e a commentare di più anche su argomenti più seri
Altra grande piaga ormai è diventata la sinteticità e la superficialità. Sempre più persone infatti, forse per sfuggire alla realtà quotidiana che non sempre ci riempie di soddisfazioni, riescono a mettere mi piace in serie solo a foto raffiguranti bei ragazzi o meme di poche parole.
Ma perché non iniziamo a commentare anche articoli e post più complessi che troviamo in rete? Non è troppo riduttivo rinchiudersi solo in quelle applicazione che, gira e rigira, riportano sempre le stesse persone che fanno di rito sempre le solite domande? Allora iniziamo a farci conoscere realmente, ad esprimere la nostra opinione e a far vedere che non siamo solo una foto ma che abbiamo anche un’anima.
Guardare oltre il proprio naso
Ultima cosa è quella di aprire un po’ la nostra mente. Non pensate che a volte ci lasciamo troppo condizionare da giudizi esterni? Forse in rete ci sono davvero persone che vogliono portarci a pensare determinate cose ma allora, non sarebbe più intelligente uscire da questo giro e iniziare a parlare e valutare anche cose che pensavamo lontane dai nostri ideali?
Voi penserete, ma cosa centra con le varie applicazioni di incontri? Ebbene, magari potreste pensare di diventare volontari di un’associazione LGBT, cosa che mai avreste pensato prima e conoscere anche lì gente interessanti e probabilmente con un vissuto diverso dai soliti cinquanta profili che hai nel raggio di qualche km.
Iniziate a parlare anche con quelle persone che magari in rete non avreste considerato, potrebbero di sicuro stupirvi e potrebbe magari iniziare una bellissima amicizia.